Modelli crostali
I modelli crostali hanno seguito nel tempo l'evoluzione della rete di rilevamento. Negli anni '80 come modello crostale veniva utilizzato quello calcolato a seguito del terremoto del 1979 in Valnerina.
Agli inizi del 2000 la Rete Simometrica Marchigiana utilizzava un modello 1D con correzione di stazione calcolato ad hoc [Parolai et al., 2001].
Nel 2011 dopo aver assemblato i dati delle reti dial-up e delle stazioni della Rete Sismometrica Nazionale in Italia Centro-orientale, viene messo a punto un modello 1D con correzione di stazione [De Luca et al., 2011] tutt'ora utilizzato nell'interpretazione ordinaria dei dati della RESIICO.
Attualmente, per lo studio di sequenze sismiche di interesse, vengono calcolati modelli 3D ad hoc utilizzando l'applicativo Simulps14 [Thurber, 1993] e rilocalizzando gli eventi con NonLinLoc [Lomax et al. 2009].
Modelli 3d sono stati calcolati per l'analisi della sismicità registrata dalla RESIICO [Carannate et al., 2013], per lo studio della sequenza Emiliana del 2012 [Carannante et al., 2012].
web site
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RESIICO la banca dati della Rete Sismometrica dell'Italia centro-orientale (dal 2009)
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CICO1d un catalogo parametrico dell'Italia centrale (1996÷2008)
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TERRY l'informazione sul fenomeno naturale terremoto
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NTSEQS no tectonic source earthquakes catalogue
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MOST portale sul monitoraggio sismico di strutture pubbliche