IL DANNO
La classificazione degli edifici per classe di vulnerabilità è stata valutata dal DPC a partire dai risultati del censimento ISTAT del 2001. La distribuzione probabilistica del danno è viene invece calcolata utilizzando le Matrici di Probabilità di Danno (MPD) messe a punto negli anni '80 (Braga et al. 1982, 1985) sulla base dei rilevamenti dei danni a seguito dei terremoti dell'Irpinia del 1980 e quello Abruzzese-Laziale del 1984. I dati sui rilevamenti dei danni e sul numero di abitanti a cui la Regione Marche ha dato un alloggio provvisorio perchè le loro abitazioni risultavano inagibili (totalmente o parzialmente) a seguito del terremoto umbro-marchigiano del 1997 mostrano come la MPD tende (nei limiti del confronto) ad una sovrastima del numero degli abitanti teoricamente esposti. Questa tendenza è particolarmente evidente per il grado VI d'intensità per cui - nei casi di comuni densamente abitati - anche le basse percentuali di danno previste per questo valore nei casi di comuni densamente abitati portano ad una importante sovrastima del calcolo teorico. Per questo motivo - pur consapevoli delle ragioni che hanno portato alla scelta di considerare anche il grado VI della MPD sopra ricordata - non si è proceduto a stimare la possibile esposizione nei casi di valore VI d'intensità. Sulla base delle esperienze maturate a seguito del terremo del 1997 i funzionari responsabili del Servizio Regionale di PC - nel 2000 - avevano individuato la classe di danno 3 (danno forte, descritto nella tabella sottostante) come limite inferiore di riferimento per la determinazione di quanti abitanti potrebbero aver bisogno di un ricovero per lo stato di parziale o totale inagibilità delle loro case. La scelta ci è sembrata ragionevole ed è stata adottata anche per questo aggiornamento delle vecchie stime.
Classe di danno | Descrizione |
---|---|
0 | Nessun danno |
1 | Danno lieve: sottili fessure e caduta di piccole parti di intonaco. |
2 | Danno medio: piccole fessure nelle pareti, caduta di porzioni consistenti di intonaco, fessure nei camini parte dei quali cadono. |
3 | Danno forte: formazione di ampie fessure nei muri, caduta dei camini. |
4 | Distruzione: distacchi fra le pareti, possibile collasso di porzioni di edifici, parti di edificio separate si sconnettono, collasso di pareti interne. |
5 | Danno totale: collasso totale dell'edificio. |
La matrice di probabilità di danno per classi di danno ≥3 e per le diverse tipologie di edifici (o classi di vulnerabilità) è la seguente:
Grado d'intensità | Tipologia A | Tipologia B | Tipologia C=(C1+C2) |
---|---|---|---|
VI (N.B. - qui non applicato) | 14.2 % | 4.7 % | 0.2 % |
VII | 35.8% | 14.2 % | 3.7 % |
VIII | 87.0 % | 50.2 % | 21.0 % |
IX | 98.1 % | 86.2 % | 40.7 % |
X | 99.8 % | 98.1 % | 76.4 % |