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la magnitudo
I valori di
magnitudo (Ml) sono stati calcolati a partire dall'ampiezza massima del
segnale registrato nelle componenti orizzontali dei sismometri (1 sec.,
3 componenti) utilizzati nelle stazioni dial_up (Mark Product L-4C-3D
o Lennartz Electronic LE-3-D) e trasformato in quello registrato da un sensore
Wood-Anderson.
Poichè il programma calcola la magnitudo di un singolo evento in ogni singola
stazione che lo ha registrato, e considerato che in relazione ad effetti
di amplificazione locale i valori di magnitudo così calcolati possono anche
essere diversi da stazione a stazione, si è deciso di assegnare come magnitudo
dell’evento la media delle magnitudo calcolate per ogni singola stazione.
Per una valutazione
preliminare della qualità dei valori così ottenuti si è deciso di associare
alla magnitudo "media" un "errore" calcolato secondo
la seguente formula: .
Poichè
per circa 7000 eventi di debole magnitudo non si disponeva dei dati di ampiezza
dei sensori delle stazioni dial_up ma unicamente della durata stimata dagli
interpretatori per le stazioni della rete nazionale dell'INGV si è pensato,
in mancanza di un valore di riferimento, di proporre un valore "indicativo"
calcolando la magnitudo a partire dalla durata della registrazione indicata
nel bollettino INGV e con la seguente formula : Md = -1,80 + 2,41 Log10T
(F. Brega, A. Tento, G. Zonno, G. Monachesi e S. Raccichini, 1982).
Come visibile dal grafico di destra il confronto tra i valori di Ml e di
Md è in qualche caso significativo ma per la gran parte degli eventi rientra all'interno
dell'errore proposto per la Ml (mediamente = ±0,34).
Per circa 1900 eventi - che si stimano di debolissima energia - non si dispone
di un valore di magnitudo in quanto non rilevati dalle stazioni dial_up
e senza alcuna indicazione della durata per le stazioni della RSNC.